martedì 19 febbraio 2013

A bug's life (part two) - Monuments and artifacts


Too many monuments, too many artifacts.
Often, even today, archaeology is still considered as a study of objects, artifacts and ancient monuments. I prefer to consider these as "cogs" of a wonderful and powerful machine that produces interpretation and abstraction. If we pay too much attention to objects they turn into idols, easy prey for  false cultural identities. They divert attention from the links (the famous "wire" of the necklace) which are much more difficult to recognize, reconstruct and describe.
Equally difficult, and much more fascinating, is to overcome the concept of reconstruction as monumental reconstruction (real or virtual it be). The collapse of a monument can be a fascinating story to tell; even more than its construction, as long as you understand the best way to narrate it.

to be continued ...

Votantonio

Che dire, non siamo il migliore blog sulle Digital Humanities.
Grazie comunque a tutti per l'intensa partecipazione al voto e per i messaggi di stima. Continuate a seguire P&F e a partecipare alle discussioni.

giovedì 14 febbraio 2013

Tutti gli uomini del presidente

L'ultimo post 'italiano' di P&F risale all'inizio della campagna elettorale. Non è un caso. In queste settimane siamo stati il più possibile attenti ai movimenti della politica intorno ai temi della cultura e abbiamo seguito con interesse le iniziative e i commenti che in rete cercavano -con evidente difficoltà- di rinvenire almeno le tracce dei temi culturali nei programmi delle formazioni politiche.

martedì 12 febbraio 2013

A bug's life (part one) - Wide open data


1 - Data (and eyes) wide open ...
If tomorrow archaeology must be public, and I mean social and sustainable, it must acquire today the tools to support openess and cooperation.
Archaeologists must begin to speak a new language, with a new alphabet.
The alphabet of this language must be open data, but the language, like every language, must also have a grammar, and a syntax. 
Otherwise, the data could be as open and available as possible, but people will interact with it just like users. Or customers of an archaeology reduced to a huge app store.

to be continued ...


*The original titles of this post and of the following 4 was ‘crickets and ants’ and referred to a short tale from Aesop. It was originally written after the first Italian congress of public archaeology, held in Florence on 29 and 30 October, 2012. These days were intense both for the number of speakers and posters and for the intense livetweet (hashtag: # pubarch). The English version is thus a little different from original, as some time has passed since the congress.

During the congress I did not make any notes (the track of these days, in Italian, is carefully reported in the blog ‘generazione di archeologi’). I wrote down some reflections about the congress, as there were the first signs of a major mental shift in italian archaeology which one hopes will change things. 
Public Archaeology is a long tradition in Northern Europe and America. Maybe we have the chance to do it in Italy.

martedì 5 febbraio 2013

When the goin' gets tough ...

... the tough get goin'!

Passato E Futuro è stato nominato nella categoria blog, articoli e brevi pubblicazioni per i Digital Humanities Awards: Recognizing Excellence in Digital Humanities.

P&F è l'unico blog italiano fra i nominati; e questo da un lato ci fa piacere perché vuol dire che siamo una novità, dall'altro ci piace un po' meno, perché significa che da noi c'è ancora tanta strada da fare ...

Adesso è il vostro turno! 
Se in questo anno appena trascorso vi è piaciuta la voce libera e indipendente di P&F, allora potete esprimere il vostro consenso votandolo come:


P&F has been nominated for "Digital Humanities Awards: Recognizing Excellence in Digital Humanities" in the category blogs, articles and short publications.
We are the only Italian blog among the nominees! We're proud about this, but there is still much to be done ...

Now it's your turn!
If you like the free and independent voice of P&F, vote it!

lunedì 4 febbraio 2013

The great illusion (part two)

Another interesting side effect of the dogmatic identification between archaeological reconstruction and monumental rebuilding is the illusion that there is a 3D for archaeology, and 3D itself is a communicative language rather than an absolutely neutral technology.

lunedì 28 gennaio 2013

The great illusion (part one)


Many of you will agree that the reconstructive models of virtual archaeology look often more like “sensational/hyped” monumental rebuilding than like the projection of deduction and reconstruction carried out by archaeologists.

I said archaeologists, not architects ...

English spoken here!

Great news! Starting today Passato&Futuro will also be in English. I hope you'll enjoy it (you can use the 'english spoken here' tag). More posts will be added in the next weeks. Please follow me on Twitter to stay tuned.


lunedì 21 gennaio 2013

La febbre dell'oro

Si apre in questi giorni l'ultimo mese di una campagna elettorale finora vuota e disgustosa. Credo che chiunque abbia una coscienza civica sia assolutamente depresso dal modo con il quale ci si appresta a salutare l'inizio della terza repubblica, non fosse altro per il fatto che rischia di assomigliare drammaticamente alle prime due.

martedì 8 gennaio 2013

War games


Anno nuovo, tempo di buoni propositi ... Quale momento migliore per pensare al futuro?

E' davvero così difficile immaginare per l'archeologia di domani uno scenario diverso da quello attuale, in cui si superi la diffusa ostilità fra i protagonisti e si inauguri invece una stagione di sinergia e collaborazione?

sabato 29 dicembre 2012

And the winner is ...

Chiudiamo quest'anno con la prospettiva che il prossimo sia migliore. Nel frattempo un po' di riposo dalle fatiche della scrittura.
P&F tornerà, più in forma che mai, nei primi giorni del 2013.


il Word Cloud di Passato e Futuro 2012

Ed ecco i vostri post preferiti: se volete rileggerli, basta un clic ...

1 - La grande illusione









2- Cicale e formiche






3- La Amistad











mercoledì 19 dicembre 2012

L'era glaciale

Fine anno, tempo di bilanci.

Dopo tre mesi e mezzo di blogging costante sento la necessità di fermarmi un paio di settimane, per ricominciare con nuova energia (ma poi, si sa come funzionano queste cose, magari qualche spunto verrà anche nei pigri giorni di festa ...).

Negli ultimi giorni mi sono riguardato rapidamente i post e i commenti di questi mesi alla ricerca di una traccia che li collegasse. Oltre ai segni della fatica dello scrivere mi ha fatto piacere ritrovare i momenti di confronto, ricostruibili attraverso il dipanarsi dei commenti.

giovedì 13 dicembre 2012

Non aprite quella porta




Ogni indagine archeologica sul campo lascia in eredità la sfida di
ricostruire e capire. Ma anche di narrare, perché è difficile, per non dire impossibile, capire qualcosa se non si prova a spiegarla e a raccontarla. 
Spesso invece accade che, quando si riesce a pubblicare i risultati di una ricerca, lo si fa prioritariamente (per non dire esclusivamente) per la comunità scientifica: per quelli che con un'espressione che sembra mutuata acriticamente dal lessico di gestione di una centrale termonucleare si definiscono "gli addetti ai lavori".

mercoledì 5 dicembre 2012

Il gattopardo

In molti magari non saranno d'accordo: a me però sembra abbastanza evidente come il mondo dell'archeologia italiana non sia cambiato molto negli ultimi anni. In varie stagioni, con vari orientamenti, si sono salutati trionfali cambiamenti, grandi rivoluzioni, straordinarie aperture di orizzonte, il cui contributo ad una stagione veramente nuova è però tutto sommato limitato.

mercoledì 28 novembre 2012

La Amistad

E' evidente ed innegabile che l'attività nei laboratori didattici e sul campo debba essere una componente imprescindibile nel percorso di formazione di un archeologo. Se si pensa però che solo una generazione fa le possibilità di 'toccare con mano' il lavoro dell'archeologo erano più una eccezione che una regola, questa considerazione appare meno scontata di quanto possa sembrare ed è da considerarsi una delle principali conquiste degli attuali percorsi di formazione universitaria.
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