lunedì 29 aprile 2013

Diecimila


Questo blog festeggia in questi giorni le 10000 visite. Al di là del dato numerico, che non saprei onestamente come valutare, ciò che mi fa davvero piacere è la vivacità dei commenti che nelle scorse settimane si sono intrecciati intorno ai post.

lunedì 15 aprile 2013

Il giorno più lungo

Le mie considerazioni a margine dell'incontro L'archeologia di tutti i giorni (Foggia 15 aprile 2013). E rischia di essere una summa dei post di P&F. Quindi il vantaggio è che leggendo un solo post ve li siete letti tutti ;-).

Proviamo a partire dall'inizio: cerchiamo una definizione di archeologia. Giusto un giro sul web, niente di scientifico. Troviamo varie definizioni, in cui ritornano più volte grosso modo gli stessi termini.

giovedì 11 aprile 2013

Tutti i santi giorni


Lunedì si svolgerà a Foggia l'incontro promosso dall'ANA "l'archeologia di tutti i giorni". Mi preparo a fare una introduzione e portare il punto di vista dell'Università, ovvero di chi ricerca per innovare e di chi ha il compito di formare le nuove generazioni di professionisti.
Di qui vorrei partire lunedì, e chiedermi quali miglioramenti nella vita dei professionisti le nostre ricerche, le nostre sperimentazioni e la nostra didattica abbiano sinora apportato:

lunedì 8 aprile 2013

Intrigo internazionale

Torniamo oggi a discutere di un tema che mi sta molto a cuore, quello della presunta supremazia italiana nel campo della cultura a livello internazionale, provando in qualche maniera a superare questa sindrome e la conseguente ansia che si innesca ogni volta che si ragiona sulla effettiva misurabilità del nostro patrimonio. 
Che una concezione così dogmatica e radicale non solo non sia affatto innocua, ma rappresenti piuttosto una delle tante radici della lunga crisi dei beni culturali in Italia è infatti una mia precisa convinzione. Indissolubilmente associata alla visione "mineraria" del patrimonio stesso, contribuisce a rafforzare il mito di un patrimonio inteso come una risorsa da "estrarre" da quanti si auspicano una nuova corsa a questa risorsa, oro, petrolio o diamanti che siano.

lunedì 25 marzo 2013

Sentieri selvaggi


Qualche giorno fa sono iniziate le lezioni di archeologia digitale. Anche quest'anno gli studenti dei corsi di laurea in beni culturali e in archeologia partecipano ad un percorso formativo che si dipanerà fra linguaggi, tecnologie e creatività per l'archeologia e i beni culturali.

lunedì 18 marzo 2013

A bug's life (part three) - Splendor and banality


Ancient splendor and modern banality

"Return to its former glory" is an expression that I’d prefer to no longer hear, because it describes an enterprise doomed to failure. Not the failure to dig up and find nothing, but the much deeper and frustrating failure - to fail to understand the meaning of our profession and of our social role.
In its embarrassing banality this violent and conventional view hides a sense of romantic and mystical loss of something that no longer exists and promotes separation between what is ancient and what is modern ... as if our time is no longer capable of producing its own splendor.

The future of public archaeology needs a new concept of archaeology. Not as the study of antiquities but a discipline with a creative soul. We'll be very surprised then to find that modern archaeology is also looking for treasure. This treasure is nothing "beautiful" or hidden under the spot marked X, but rather the reconstruction of historical memory through many and almost unreadable traces.

to be continued ...

lunedì 11 marzo 2013

Divorzio all'italiana

Da qualche giorno rimbalza in rete -nelle mailing list degli archeologi, sui social network e sui blog dell'universo dei beni culturali- la notizia che il Ministero ha negato in blocco le concessioni di scavo su terreni di proprietà privata, trovandosi nell'impossibilità di riconoscere un eventuale premio di rinvenimento ai proprietari del terreno stesso. Oggi finalmente la notizia sembra aver trovato la sua giusta visibilità anche sulla stampa nazionale.

venerdì 8 marzo 2013

Funny games

Il caso di studio dello scorso anno
(fatto con: cervello di archeologo+photoshop/gimp+blender) 
In questi mesi abbiamo criticato molto e parlato liberamente di tante cose che potrebbero migliorare. Adesso è finalmente arrivato il momento di fare il nostro gioco.

martedì 5 marzo 2013

Le relazioni pericolose

Qualunque archeologo, nei lunghi giorni passati sul cantiere di scavo ha assistito almeno una volta al momento in cui, dopo giorni di lavoro polveroso, carovane di carriole e rimozione di pietre su pietre ... arriva il momento della grande scoperta.

Sì, proprio la scoperta, la conferma, la soluzione, il risultato, fino ad allora nascosti sotto metri di terra, tonnellate di pietre e litri di sudore!

E chi, pur conscio che il proprio mestiere non consiste certo nel cercare tesori, non ha ceduto almeno una volta al rassicurante fascino della scoperta? E ad ogni colpo di trowel che ha affondato nel terreno spostando pietre e frammenti di mattoni, non ha sperato di sentire un suono diverso, o di veder affiorare qualcosa di straordinario?

martedì 19 febbraio 2013

A bug's life (part two) - Monuments and artifacts


Too many monuments, too many artifacts.
Often, even today, archaeology is still considered as a study of objects, artifacts and ancient monuments. I prefer to consider these as "cogs" of a wonderful and powerful machine that produces interpretation and abstraction. If we pay too much attention to objects they turn into idols, easy prey for  false cultural identities. They divert attention from the links (the famous "wire" of the necklace) which are much more difficult to recognize, reconstruct and describe.
Equally difficult, and much more fascinating, is to overcome the concept of reconstruction as monumental reconstruction (real or virtual it be). The collapse of a monument can be a fascinating story to tell; even more than its construction, as long as you understand the best way to narrate it.

to be continued ...

Votantonio

Che dire, non siamo il migliore blog sulle Digital Humanities.
Grazie comunque a tutti per l'intensa partecipazione al voto e per i messaggi di stima. Continuate a seguire P&F e a partecipare alle discussioni.

giovedì 14 febbraio 2013

Tutti gli uomini del presidente

L'ultimo post 'italiano' di P&F risale all'inizio della campagna elettorale. Non è un caso. In queste settimane siamo stati il più possibile attenti ai movimenti della politica intorno ai temi della cultura e abbiamo seguito con interesse le iniziative e i commenti che in rete cercavano -con evidente difficoltà- di rinvenire almeno le tracce dei temi culturali nei programmi delle formazioni politiche.

martedì 12 febbraio 2013

A bug's life (part one) - Wide open data


1 - Data (and eyes) wide open ...
If tomorrow archaeology must be public, and I mean social and sustainable, it must acquire today the tools to support openess and cooperation.
Archaeologists must begin to speak a new language, with a new alphabet.
The alphabet of this language must be open data, but the language, like every language, must also have a grammar, and a syntax. 
Otherwise, the data could be as open and available as possible, but people will interact with it just like users. Or customers of an archaeology reduced to a huge app store.

to be continued ...


*The original titles of this post and of the following 4 was ‘crickets and ants’ and referred to a short tale from Aesop. It was originally written after the first Italian congress of public archaeology, held in Florence on 29 and 30 October, 2012. These days were intense both for the number of speakers and posters and for the intense livetweet (hashtag: # pubarch). The English version is thus a little different from original, as some time has passed since the congress.

During the congress I did not make any notes (the track of these days, in Italian, is carefully reported in the blog ‘generazione di archeologi’). I wrote down some reflections about the congress, as there were the first signs of a major mental shift in italian archaeology which one hopes will change things. 
Public Archaeology is a long tradition in Northern Europe and America. Maybe we have the chance to do it in Italy.

martedì 5 febbraio 2013

When the goin' gets tough ...

... the tough get goin'!

Passato E Futuro è stato nominato nella categoria blog, articoli e brevi pubblicazioni per i Digital Humanities Awards: Recognizing Excellence in Digital Humanities.

P&F è l'unico blog italiano fra i nominati; e questo da un lato ci fa piacere perché vuol dire che siamo una novità, dall'altro ci piace un po' meno, perché significa che da noi c'è ancora tanta strada da fare ...

Adesso è il vostro turno! 
Se in questo anno appena trascorso vi è piaciuta la voce libera e indipendente di P&F, allora potete esprimere il vostro consenso votandolo come:


P&F has been nominated for "Digital Humanities Awards: Recognizing Excellence in Digital Humanities" in the category blogs, articles and short publications.
We are the only Italian blog among the nominees! We're proud about this, but there is still much to be done ...

Now it's your turn!
If you like the free and independent voice of P&F, vote it!

lunedì 4 febbraio 2013

The great illusion (part two)

Another interesting side effect of the dogmatic identification between archaeological reconstruction and monumental rebuilding is the illusion that there is a 3D for archaeology, and 3D itself is a communicative language rather than an absolutely neutral technology.
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