martedì 5 marzo 2013

Le relazioni pericolose

Qualunque archeologo, nei lunghi giorni passati sul cantiere di scavo ha assistito almeno una volta al momento in cui, dopo giorni di lavoro polveroso, carovane di carriole e rimozione di pietre su pietre ... arriva il momento della grande scoperta.

Sì, proprio la scoperta, la conferma, la soluzione, il risultato, fino ad allora nascosti sotto metri di terra, tonnellate di pietre e litri di sudore!

E chi, pur conscio che il proprio mestiere non consiste certo nel cercare tesori, non ha ceduto almeno una volta al rassicurante fascino della scoperta? E ad ogni colpo di trowel che ha affondato nel terreno spostando pietre e frammenti di mattoni, non ha sperato di sentire un suono diverso, o di veder affiorare qualcosa di straordinario?


“Le relazioni pericolose”

o

degli strani legami fra le tracce archeologiche e il loro significato

Personaggi:
il responsabile di saggio
due studenti
il coro di studenti

Luogo dell’azione:
un (quasi) fresco pomeriggio di inizio autunno , sullo scavo, nel tardo pomeriggio.

Silenzio, rumore di vento fra gli alberi nei campi.
Due studenti, completamente disfatti dopo una giornata di scavo, stanno ultimando la pulitura della cresta di un muro. A breve sarà impostata la documentazione e poi, tutti a casa ...

STU1 (traulando): guarda qui che strano, si vede qualcosa, provo a pulire meglio la cresta di questo muro.
STU2 (inizia a traulare anche lui, ma con poca convinzione): no, dai, sei pazzo, ci pensiamo domani, se viene fuori qualcosa adesso rimaniamo fino a notte.
STU1: che vuoi che sia, mi sembra più morbido qui, proprio nel mezzo del muro ... sì, è solo una parte della cresta che si interrompe. Ecco (infila la traul di traverso e inizia a pulire).
STU2: stai fermo, che ***&% ci pensiamo domani dai!
STU1 (senza dargli ascolto, ormai in preda ad un sacro fuoco): mannaggia, chissà cosa pensavo che fosse. La cresta del muro sembrava intera, in realtà c'è una spaccatura, proprio nel mezzo.
STU2: ma dai, che l'hai fatta tu con la traul! Si, va bene ora però ...
RES (arrivando da lontano): allora, andiamo ragazzi, è tardi! Beh, che succede qui?
STU1 e 2: niente, abbiamo pulito bene il muro, domani di primo mattino lo fotografiamo con una buona luce.
RES (sgrana gli occhi e scende con un balzo nel saggio): noooooooo, non mi dire ...
STU1: ...
STU2: ...
CORO (gli studenti si avvicinano di corsa al bordo del saggio, abbandonando in modo disordinato gli attrezzi sul campo):
che c'è?
Che c'è?

RES (con il viso visibilmente soddisfatto e un sorriso sornione stampato sul viso): ragazzi ... l''avevo detto io ...
STU1: ...
STU2: ...
RES: allora: che cosa vedete qui?
STU1: ...
STU2: ...
CORO:
...

RES: sono le tracce del terremoto del IV secolo!
CORO:
come?
Come?

STU1: ma veramente ...
STU2 (dando una gomitata in pancia a STU1): shh!
STU1: cos... ?
STU2 (lanciando un'occhiataccia a STU1 che si fa da parte): shh!
RES: venite qui, vedete questo solco? Questo muro è stato chiaramente fratturato da una forza enorme.
STU1 a STU2 (facendo il segno del muscolo col braccio): mica male eh?
STU2 a STU1 (dando una seconda gomitata in pancia a STU1): shh!
RES: ma all'esterno l'intonaco è intatto e copre questa lesione. Quindi il muro è stato ripristinato dopo una enorme pressione.

CORO: 
Una enorme pressione lo ha spaccato
Ma dopo è stato riaggiustato!

RES: questa scoperta finalmente fa luce sulla ristrutturazione complessiva dell'intero edificio. Ora possiamo dire di aver finalmente trovato le tracce di un rifacimento molto ampio e articolato, che riguarda tutte le strutture murarie, l'intero complesso monumentale e quasi sicuramente l'intera città.
D'altronde non mi ero mai spiegato come mai nel nostro scavo non fossero ancora emerse le tracce di quel terremoto che è ampiamente attestato in tutti i siti limitrofi e cui con buona certezza accennano tutte le fonti.
STU1 (indicando una toppa decisamente raffazzonata in un pavimento a mosaico vicino al muro): allora, forse, a questa ristrutturazione appartengono forse anche anche i rifacimenti del mosaico dell'ambienteuno.
RES (con l'aria di chi la sa lunga): eeeesatto!
STU2 (guardandolo esterrefatto): ma ...
STU1 (indicando una chiazza scolorita, miracolosamente appesa al paramento del muro): ed il nuovo intonaco dell'ambientetre!
RES: e bravo!
CORO:
han rifatto i pavimenti
quelli vecchi erano fatiscenti
ed è stato ridato l'intonaco nell'ambientetre
quello più bello, quello (che forse è) del re

STU2 (sempre più esterrefatto, poggia gli attrezzi nella carriola vuota e si avvia verso l'esterno del saggio): io ci rinuncio ...
STU1, CORO e RES (all'unisono)
Hanno rifatto tutto. 
E poi rinnovato tutto.
La crisi qui non è arrivata.
O comunque è presto passata

FINE

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...