mercoledì 25 giugno 2014

Fuga per la vittoria

Orgoglio nazionale salvo anche quest'anno (e ovviamente non sto parlando del Mondiale brasiliano ...): c'è ancora qualcosa in cui siamo ancora primi! Nell'annuale sessione del World Heritage Committee dell'Unesco, terminata oggi, sono stati inseriti 26 nuovi siti, di cui 1 italiano, che porta la cifra nazionale a 50 ... 
L'anno scorso avevo già avuto modo di dire qualcosa su questa lista (qui e qui) che sembra essere l'unico appiglio per quanti decantano la 'supremazia' italiana nel patrimonio culturale a livello mondiale.
Peccato che la Cina sia arrivata ad un fragoroso 47, continuando una serie ininterrotta di doppiette lunga un decennio. Di questo passo, l'anno prossimo, è possibile che si consumi uno storico sorpasso. 
E' evidente infatti che qualcosa sta cambiando, e di questo passo faremmo meglio a trovarci nuove eccellenze, a meno che non impariamo a promuoverlo un po' meglio questo patrimonio, invece che polemizzare se sia 'stroardinario' o meno.
Il problema proprio non è raccattare pezzi di facile patriottismo proclamandosi vincitori del Mondiale Unesco (direte voi, "ma dai, almeno quello?"), piuttosto imparare a gestirlo, il nostro patrimonio, magari in maniera un po' più serena, ma soprattutto in maniera più seria.
Come?
Ad esempio cercando di valorizzare le competenze dei nostri (giovani e meno giovani) professionisti, evitando orrori storici tipo l'ormai tristemente celebre bando 'cinquecento schiavi', o altri più recenti (ma nella sostanza non meno modesti) capolavori di arte provinciale, quali il bando promulgato in questi giorni dalla (commissariata) Provincia di Foggia.
Vi chiedo solo 2 minuti per dare un'occhiata a quanto la Provincia richiede per reclutare "operatori specializzati per le esigenze di funzionamento del sistema museale provinciale nonché di gestione dell’osservatorio turistico e infopoint di Capitanata (maiuscolo mio)". Basta leggere i primi 2 articoli. O se preferite, il post di Giuliano Volpe qui.
Poi decidete come reagire: se farvi una risata o piangere, in attesa di riprendere a tifare perché anche l'anno prossimo si possa portare a casa il Mondiale Unesco, vincendo, per un soffio, la finale contro la Cina.

2 commenti:

  1. Guarda che l'Italia non può inserire più di un sito all'anno nella lista Unesco, mentre altri non hanno limiti anzi vengono incoraggiati (e si inseriscono anche siti che non meritano). Si è deciso ciò per riequilibrare le bellezze del mondo, ed è decisione che spiega quanto la lista Unesco sia più un fatto di politica che altro. A questo punto, non resta che farsi battere dalla Cina, così riusciremo a parlare di cose più serie, cioè delle nostre bellezze vere, e di come gestirle davvero

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  2. Infatti. Aggiungo solo che avrei volentieri barattato il sorpasso della Cina con un posto agli ottavi in Brasile!

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