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martedì 14 aprile 2015

L'invasione degli ultracorpi

In questi mesi sta girando l'Italia un'allegra compagnia di archeologi, riuniti intorno al progetto archeostorie. Un libro. O meglio un manuale non convenzionale di archeologia vissuta.
L'altro giorno c'è stata la 'grande festa', l'evento, il 'brainstorming di massa'. Questo. Ce ne sono stati altri, ce ne saranno altri nelle prossime settimane, anche nella mia città. Ma l'evento di Roma per me è stato particolare, e vi spiego perché.

giovedì 29 gennaio 2015

Non ci resta che piangere

Ammettiamolo. Per noi archeologi gli ultimi mesi sono stati davvero divertenti; non è passata settimana senza che fossimo allietati da notizie di ogni genere sul nostro patrimonio culturale e, davvero, i momenti di spasso sono stati tanti.

giovedì 18 dicembre 2014

Dieci piccoli indiani

E' notizia di ieri che il Senato Accademico della mia Università ha deliberato la chiusura del corso di laurea magistrale in Archeologia.
Motivazione: numero di studenti inferiori ai requisiti ministeriali: 9 su 10 ...
In realtà nessuno sa realmente quanti fossero, e il dubbio

martedì 11 novembre 2014

Quo vadis?

La settimana scorsa tutta l'archeologia italiana si è 'bloccata' sul tormentone Colosseo. Mentre le opposte factiones si scontravano nella battaglia arena sì/arena no, sugli spalti (digitali) il pubblico assisteva allo spettacolo, con la sola differenza che oggi è possibile solo essere d'accordo, considerato che il pollice verso non esiste più. Almeno nei social network ...
Confesso di aver seguito molto distrattamente la vicenda che, come è stato detto in un bel post che la riassume perfettamente, in un paese normale non avrebbe suscitato tanto scalpore.

lunedì 3 novembre 2014

The abyss



Torno, dopo tanto tempo, a postare. Un po' perché in questi giorni si festeggia il secondo compleanno di questo blog (con un mesetto di ritardo in effetti. Qui se volete, il primo post), un po', per non dire soprattutto, sull’onda emotiva dell’incontro Archeoblogger tenutosi sabato scorso a Paestum (cercate archeoblogger su google e troverete gran parte dei post dedicati a questo tema). AGGIORNAMENTO: il post di Filelleni.
AGGIORNAMENTO 2: il post di Professione Archeologo.

mercoledì 4 giugno 2014

Pulp fiction

Recuperare la realtà più banale in opposizione all'enfasi e all'idealismo [...]. Servirsi di un immaginario popolare [...]. Sottrarre gli oggetti all'invisibilità cui li condanna il loro uso e consumo per renderli completamente presenti ...

giovedì 20 marzo 2014

Ricomincio da tre


Vi propongo una breve versione del mio intervento all'incontro di presentazione del progetto Living Heritage (Bari, 13 marzo 2014).

Un progetto che intende portare un po' di novità nel mondo della comunicazione per i beni culturali. E dal momento che non ci si può mica lamentare sempre, e che è invece molto meglio mettersi in gioco in prima persona, ecco a voi come mi immagino il ruolo delle Università, fra formazione e ricerca in questo nuovo modo (forse innovativo, auspicabilmente più vivo, sicuramente divertente), di fare archeologia. 

martedì 25 febbraio 2014

Tutti insieme appassionatamente

Weekend romano, splendida giornata dopo una nottata di pioggia. La famiglia si sveglia tutto sommato presto e inizia la spasmodica ricerca di qualcosa da fare: fra le tante suggestioni e proposte, l'occhio esperto degli archeologi di famiglia cade su un evento: visita guidata per i bambini al Museo Pigorini. Lo ammetto pubblicamente, non ci sono mai stato; da buon epigrafistacristianistatardoantichistamedievista lo avevo sempre snobbato (roba strana quella ...) a favore dell'attiguo, più adatto (a me) Museo dell'Altomedioevo.

venerdì 20 dicembre 2013

Le vite degli altri

Il bando "selezione di cinquecento giovani laureati da formare, per la durata di dodici mesi, nelle attività di inventariazione e di digitalizzazione del patrimonio culturale italiano, presso gli istituti e i luoghi della cultura statali" dimostra una visione superata dei beni culturali. In questo settore operano infatti, fra mille difficoltà, professionisti in grado di proporre idee diverse, moderne, sostenibili ed innovative. Nei giorni scorsi abbiamo lanciato un appello: se aveste a disposizione un budget di 2,5 milioni di euro come li spendereste per favorire l'occupazione nei beni culturali?
Ecco a voi le idee, raccolte dai tweet, dai commenti ai post degli ultimi giorni e da un documento predisposto su internet.

mercoledì 4 dicembre 2013

Le piogge di Ranchipur

In questo momento il mio treno sta attraversando, in un silenzio surreale, campi inondati, fiumi esondati e territori devastati. Facile metafora di un paese allo sfascio, in cui quando piove si corre ad ascoltare la protezione civile, tanto che anche mio figlio di 4 anni sa dire senza errori "dissesto idrogeologico".

martedì 19 novembre 2013

Gli spostati (3)



Nei post precedenti ho volutamente tralasciato un interrogativo che a questo punto assume il ruolo di un classico last but not least:

- Perché si delega a corsi di 'applicazioni' l'apprendimento di strumenti come il GIS, il CAD &Co. ?

martedì 12 novembre 2013

Quei bravi ragazzi

Dopodomani a Paestum si parla di blog e archeologia. Se partecipo a questo evento è perché, ormai un anno fa, ho avuto l'idea (ma dovrei meglio dire ho sentito la necessità) di trovare un mezzo per esprimere le mie idee, le tante idee che vengono quando sono a contatto con i giovani, con gli studenti, e con i colleghi, nella mia Università. Già, proprio quelle Università che ancora costituiscono un ponte fra il vecchio e il nuovo,  e che invece oggi sembrano così lontane dai bisogni e dalle aspettative delle nuove generazioni.

martedì 5 novembre 2013

Gli spostati (2)


Continuiamo la nostra serie di interrogativi (prima parte) e occupiamoci dei luoghi in cui di fatto si mettono a punto e si testano quelle competenze che, insieme a quanto appreso nelle aule, dovrebbero essere la base della spendibilità della formazione dei nostri archeologi: cantieri di scavo e laboratori.

martedì 29 ottobre 2013

Gli spostati (1)


Ogni anno, prima dell'avvio dei corsi, mi rimbalza nel cervello una domanda, decisamente vicina alla mia professione di ricercatore e formatore.
La domanda è questa: che legame esiste fra l'archeologia che si insegna nelle Università ed il mestiere che attende i neolaureati (ammesso e non concesso che riescano a fare un lavoro che sia esito della loro formazione)?

martedì 1 ottobre 2013

Un posto al sole

Un anno fa pubblicavo il primo post di questo blog.
Da allora Passato&Futuro è cresciuto, e oggi questo che vi accingete a leggere è il post n. 52 (1 post alla settimana, praticamente un orologio svizzero ...). La mia più grande soddisfazione oggi non è però aver conquistato un piccolo spazio indipendente ("un posto al sole") o aver creato un luogo aperto alla discussione, ma piuttosto aver imparato tanto.

martedì 24 settembre 2013

Tempi moderni (3)



Dunque l'impiego delle tecnologie ha rappresentato una grande promessa di rinnovamento per l'archeologia negli scorsi anni.
Una promessa che però si è esaurita rapidamente. Anche le tante diatribe fra 'innovatori' e 'tradizionalisti' che di volta in volta hanno esaltato o negato un posto alle ICT nella cassetta degli attrezzi del perfetto archeologo in fin dei conti si risolvono dentro una prospettiva sempre e soltanto orientata alla ricerca ...

martedì 17 settembre 2013

Tempi moderni (2)




Un decennio di informatica nei corsi di laurea in beni culturali e archeologia ha fatto sì che, pur fra alti e bassi, gli archeologi possiedano oggi un corredo di competenze che solo una generazione fa era impensabile.

martedì 10 settembre 2013

Tempi moderni (1)


La visione globale che caratterizza oggi l'archeologia deve una parte non indifferente del suo positivismo al crescente utilizzo di tecnologie, soprattutto informatiche. Sono queste tecnologie, infatti, a garantire un supporto adeguato alle crescenti aspettative di analisi e di conoscenza di uno statuto disciplinare estremamente articolato, fornendo strumenti in grado di lavorare con enormi quantità di dati e soluzioni adeguate a gestire la crescente complessità delle relazioni.

mercoledì 31 luglio 2013

Una giornata particolare

Venerdì 26 luglio si è svolta la terza edizione del Day of Archaeology. Sono stati tantissimi (322) i contributi all'evento, provenienti da ogni parte del mondo.

Ad un rapido conto sono pochissimi quelli italiani. E non è un bel segno. Dimostra, da un punto di vista inusuale, lo stato di malessere dell'archeologia italiana, che abbiamo a lungo discusso nei post di Passato e Futuro. 
Mi sembra di sentire i commenti:

giovedì 18 luglio 2013

Poveri ma belli

Scavare è un’operazione distruttiva, irreversibile e irreparabile. Pratica di indagine diffusa, caratterizzata da una metodologia codificata, e da tecniche di intervento standardizzate. L’atto dello scavare produce informazioni, accumula dati, ma al tempo stesso rimane un’operazione estremamente invasiva. E' nella documentazione che rimane, come se fosse un archetipo, la rappresentazione ultima di quanto è stato asportato e distrutto.
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