venerdì 22 novembre 2013

Quei bravi ragazzi (coda)

Ed ecco, dopo i post degli altri partecipanti (li trovate tutti comodamente qui), le mie considerazioni finali su archeoblog.

Premessa: non so se e quanto si possa insegnare a fare il blogger, in realtà non so neanche bene che cosa sia un blogger. O perlomeno, so di non esserlo.

martedì 19 novembre 2013

Gli spostati (3)



Nei post precedenti ho volutamente tralasciato un interrogativo che a questo punto assume il ruolo di un classico last but not least:

- Perché si delega a corsi di 'applicazioni' l'apprendimento di strumenti come il GIS, il CAD &Co. ?

martedì 12 novembre 2013

Quei bravi ragazzi

Dopodomani a Paestum si parla di blog e archeologia. Se partecipo a questo evento è perché, ormai un anno fa, ho avuto l'idea (ma dovrei meglio dire ho sentito la necessità) di trovare un mezzo per esprimere le mie idee, le tante idee che vengono quando sono a contatto con i giovani, con gli studenti, e con i colleghi, nella mia Università. Già, proprio quelle Università che ancora costituiscono un ponte fra il vecchio e il nuovo,  e che invece oggi sembrano così lontane dai bisogni e dalle aspettative delle nuove generazioni.

martedì 5 novembre 2013

Gli spostati (2)


Continuiamo la nostra serie di interrogativi (prima parte) e occupiamoci dei luoghi in cui di fatto si mettono a punto e si testano quelle competenze che, insieme a quanto appreso nelle aule, dovrebbero essere la base della spendibilità della formazione dei nostri archeologi: cantieri di scavo e laboratori.

martedì 29 ottobre 2013

Gli spostati (1)


Ogni anno, prima dell'avvio dei corsi, mi rimbalza nel cervello una domanda, decisamente vicina alla mia professione di ricercatore e formatore.
La domanda è questa: che legame esiste fra l'archeologia che si insegna nelle Università ed il mestiere che attende i neolaureati (ammesso e non concesso che riescano a fare un lavoro che sia esito della loro formazione)?

martedì 1 ottobre 2013

Un posto al sole

Un anno fa pubblicavo il primo post di questo blog.
Da allora Passato&Futuro è cresciuto, e oggi questo che vi accingete a leggere è il post n. 52 (1 post alla settimana, praticamente un orologio svizzero ...). La mia più grande soddisfazione oggi non è però aver conquistato un piccolo spazio indipendente ("un posto al sole") o aver creato un luogo aperto alla discussione, ma piuttosto aver imparato tanto.

martedì 24 settembre 2013

Tempi moderni (3)



Dunque l'impiego delle tecnologie ha rappresentato una grande promessa di rinnovamento per l'archeologia negli scorsi anni.
Una promessa che però si è esaurita rapidamente. Anche le tante diatribe fra 'innovatori' e 'tradizionalisti' che di volta in volta hanno esaltato o negato un posto alle ICT nella cassetta degli attrezzi del perfetto archeologo in fin dei conti si risolvono dentro una prospettiva sempre e soltanto orientata alla ricerca ...

martedì 17 settembre 2013

Tempi moderni (2)




Un decennio di informatica nei corsi di laurea in beni culturali e archeologia ha fatto sì che, pur fra alti e bassi, gli archeologi possiedano oggi un corredo di competenze che solo una generazione fa era impensabile.

martedì 10 settembre 2013

Tempi moderni (1)


La visione globale che caratterizza oggi l'archeologia deve una parte non indifferente del suo positivismo al crescente utilizzo di tecnologie, soprattutto informatiche. Sono queste tecnologie, infatti, a garantire un supporto adeguato alle crescenti aspettative di analisi e di conoscenza di uno statuto disciplinare estremamente articolato, fornendo strumenti in grado di lavorare con enormi quantità di dati e soluzioni adeguate a gestire la crescente complessità delle relazioni.

martedì 6 agosto 2013

Lorem ipsum

Questa volta mi concedo un post privato. Una storia personale, che riguarda fatti avvenuti molti anni fa, quando, poco più che bambino, mi affacciai per la prima volta sul mondo dell'antichità. Scritta un anno fa sull'onda della commozione per la perdita di una persona cara, a modo suo anche questa è una storia fra passato e futuro.

Buona lettura.

mercoledì 31 luglio 2013

Una giornata particolare

Venerdì 26 luglio si è svolta la terza edizione del Day of Archaeology. Sono stati tantissimi (322) i contributi all'evento, provenienti da ogni parte del mondo.

Ad un rapido conto sono pochissimi quelli italiani. E non è un bel segno. Dimostra, da un punto di vista inusuale, lo stato di malessere dell'archeologia italiana, che abbiamo a lungo discusso nei post di Passato e Futuro. 
Mi sembra di sentire i commenti:

giovedì 18 luglio 2013

Poveri ma belli

Scavare è un’operazione distruttiva, irreversibile e irreparabile. Pratica di indagine diffusa, caratterizzata da una metodologia codificata, e da tecniche di intervento standardizzate. L’atto dello scavare produce informazioni, accumula dati, ma al tempo stesso rimane un’operazione estremamente invasiva. E' nella documentazione che rimane, come se fosse un archetipo, la rappresentazione ultima di quanto è stato asportato e distrutto.

martedì 2 luglio 2013

Corpi al sole

In questi giorni torna alla ribalta la discussione sulla miserrima condizione del nostro patrimonio archeologico, ancora una volta innescata dal sito-simbolo di Pompei e dalla vicenda incredibile dell'incapacità di valorizzarlo. Torna, con il sapore delle notizie estive, di quella cronaca stanca di inizio della bella stagione, in attesa delle polemiche sul prossimo crollo da leggere e commentare sotto l'ombrellone ...

martedì 25 giugno 2013

intrigo internazionale - aggiornamento

Vi ricordate intrigo internazionale? Non il film ovviamente, ma il post di qualche mese fa ... Se volete rileggerlo seguite questo link. Poi tornate a questa pagina, e continuate la lettura.
Se invece non avete tempo o siete semplicemente troppo pigri per cliccare su un link, ve lo riassumo: si discuteva di presunti primati italiani riguardo il patrimonio culturale, prendendo le mosse dal più classico dei parametri, ovvero il numero di siti UNESCO di ogni nazione. E si finiva col rigettare il mito della nostra supremazia, in quanto costituisce un orpello non solo inutile, ma come spesso succede per i miti, oltremodo dannoso. Da decenni questo  stereotipo avalla un atteggiamento antiquato nei confronti del nostro patrimonio culturale e di conseguenza determina l'incapacità di creare sviluppo in questo settore.

giovedì 20 giugno 2013

La città nuda

Oggi voglio raccontarvi una storia, che parla di una antica città. Una città che dopo essere stata dauna, romana, tardoantica e medievale, fu abbandonata per essere ricostruita a poche centinaia di metri di distanza, dove ancora oggi rimane, trasformata in un piccolo e tranquillo paese di campagna.
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