giovedì 31 agosto 2017

Scusate il ritardo


Torno su queste pagine come si entra nella stanza di una casa lasciata per anni in abbandono. Sotto lenzuoli bianchi ci sono oggetti che un tempo erano vivi, ma oggi sono solo ricordi.

Torno qui solo per un motivo, estremamente personale: sono passati 20 anni dalla scomparsa di mio padre. 10 anni fa scrissi alcune pagine di ricordo: erano allora tempi di mailing list e le mandai a quelli che conoscevo e a quelli che lo avevano conosciuto, di cui ancora avevo una traccia.

Oggi, che di anni ne sono passati altri 10, affido all’oceano di Internet le stesse cose scritte allora. Chissà, magari raggiungeranno qualcuno che vorrà leggerle, o finiranno anche queste sotto un lenzuolo bianco, in attesa di tempi migliori.

È un’occasione anche per far ritornare a vivere almeno per un giorno le pagine di questo blog. Rappresentano anche queste un’epoca della mia vita che inizia ad essere lontana, quella dell’archeologia militante. E anche questa affidarla, nella sua frammentarietà, allo stesso oceano.

Sono piccole storie che scavano in un mondo lontano, fatto di memorie confuse, vecchi computer e un po’ di fantasia, e mi piace pensare che in fondo, a modo loro, anche queste piccole storie parlano di archeologia, tecnologie e creatività. In bilico fra passato & futuro.

Buona lettura,

leggi qui

venerdì 29 maggio 2015

La solitudine dei numeri primi

Dopo un bel pezzo, torna unafamigliaalmuseo!
Qualche tempo fa la famiglia, in una delle sue escursioni romane, ha deciso di ignorare apertamente l'antichità, l'archeologia e i relativi siti e musei, e concentrarsi sulle scienze, quelle dure (perché si usi questo aggettivo io penso di averlo capito negli anni del liceo, quando sbattevo la testa contro i duri scogli della matematica, per poi tuffarmi in apnea nelle più rassicuranti acque del latino e della storia antica).

martedì 14 aprile 2015

L'invasione degli ultracorpi

In questi mesi sta girando l'Italia un'allegra compagnia di archeologi, riuniti intorno al progetto archeostorie. Un libro. O meglio un manuale non convenzionale di archeologia vissuta.
L'altro giorno c'è stata la 'grande festa', l'evento, il 'brainstorming di massa'. Questo. Ce ne sono stati altri, ce ne saranno altri nelle prossime settimane, anche nella mia città. Ma l'evento di Roma per me è stato particolare, e vi spiego perché.

giovedì 29 gennaio 2015

Non ci resta che piangere

Ammettiamolo. Per noi archeologi gli ultimi mesi sono stati davvero divertenti; non è passata settimana senza che fossimo allietati da notizie di ogni genere sul nostro patrimonio culturale e, davvero, i momenti di spasso sono stati tanti.

giovedì 18 dicembre 2014

Dieci piccoli indiani

E' notizia di ieri che il Senato Accademico della mia Università ha deliberato la chiusura del corso di laurea magistrale in Archeologia.
Motivazione: numero di studenti inferiori ai requisiti ministeriali: 9 su 10 ...
In realtà nessuno sa realmente quanti fossero, e il dubbio

martedì 11 novembre 2014

Quo vadis?

La settimana scorsa tutta l'archeologia italiana si è 'bloccata' sul tormentone Colosseo. Mentre le opposte factiones si scontravano nella battaglia arena sì/arena no, sugli spalti (digitali) il pubblico assisteva allo spettacolo, con la sola differenza che oggi è possibile solo essere d'accordo, considerato che il pollice verso non esiste più. Almeno nei social network ...
Confesso di aver seguito molto distrattamente la vicenda che, come è stato detto in un bel post che la riassume perfettamente, in un paese normale non avrebbe suscitato tanto scalpore.

lunedì 3 novembre 2014

The abyss



Torno, dopo tanto tempo, a postare. Un po' perché in questi giorni si festeggia il secondo compleanno di questo blog (con un mesetto di ritardo in effetti. Qui se volete, il primo post), un po', per non dire soprattutto, sull’onda emotiva dell’incontro Archeoblogger tenutosi sabato scorso a Paestum (cercate archeoblogger su google e troverete gran parte dei post dedicati a questo tema). AGGIORNAMENTO: il post di Filelleni.
AGGIORNAMENTO 2: il post di Professione Archeologo.

mercoledì 25 giugno 2014

Fuga per la vittoria

Orgoglio nazionale salvo anche quest'anno (e ovviamente non sto parlando del Mondiale brasiliano ...): c'è ancora qualcosa in cui siamo ancora primi! Nell'annuale sessione del World Heritage Committee dell'Unesco, terminata oggi, sono stati inseriti 26 nuovi siti, di cui 1 italiano, che porta la cifra nazionale a 50 ... 

mercoledì 4 giugno 2014

Pulp fiction

Recuperare la realtà più banale in opposizione all'enfasi e all'idealismo [...]. Servirsi di un immaginario popolare [...]. Sottrarre gli oggetti all'invisibilità cui li condanna il loro uso e consumo per renderli completamente presenti ...

giovedì 8 maggio 2014

Heat - la sfida

"Che facciamo quest'anno, ci riproviamo?"
"Certo, anzi, ho già provato a scrivere un adattamento di un mio dialogo, solo che questa volta è un po' più difficile ..."
"Cioè?"
"Andrebbe girato in esterna; e dobbiamo pensare ad un coro"
"Dai, bellissimo, fammi leggere, e vediamo che cosa possiamo fare ..."

martedì 29 aprile 2014

Una settimana da Dio

Esattamente un mese fa ho partecipato, ovviamente da visitatoredimuseo-archeologo-padredifamiglia, alla #museumweek, cinguettando qua e là su twitter e soprattutto con una serie di post su questo blog.

Poi il tempo è passato rapidamente, e altrettanto rapidamente quella intensa settimana è stata dimenticata. Certo non sono mancati i commenti a caldo (e anche a freddo), di chi ha giustamente evidenziato gli aspetti innovativi di questa iniziativa, e di chi ne ha messo in risalto, altrettanto giustamente, i punti critici.
Io però non riesco a liberarmi dal pensiero che tutto questo impegno, dei curatori dei musei, dei blogger, dei tweeter, ma anche dei semplici 'visitatori' come me non sia servito a molto ...

lunedì 14 aprile 2014

Una storia vera 4



Vietato pensare, ovvero le didascalie nei musei archeologici.

Abbiamo già detto che nei musei archeologici italiani è difficile trovare qualcosa da fare. Non puoi fotografare, non puoi toccare. Allora mettiamoci a leggere!

martedì 1 aprile 2014

Una storia vera 3

Vietato toccare! Ovvero l'interazione negata.

Avrete capito, leggendo i miei post dedicati ai musei (li trovate seguendo il tag una famiglia al museo nel tag cloud) che di musei, siti e mostre ne visito parecchi. Anche se la #museumweek è finita, continuo a postare per un po' su questo tema, perché credo che sia stata un'esperienza la cui memoria non va dispersa, e anche perché, come ultimamente avviene sempre più spesso almeno nella mia esperienza quotidiana, ormai ho capito che i confini fra lavoro e tempo libero, fra impegno e divertimento finiscono col sovrapporsi, anche quando meno te lo aspetti. E non mi meraviglio più se anche le domeniche di (relativo) relax alla fine sono cariche di ricadute professionali almeno quanto lo sono i giorni lavorativi.

giovedì 27 marzo 2014

Una storia vera 2

Vietato fotografare, ovvero la socializzazione negata. Qui la prima parte

Pochi istanti dopo essere entrati in un museo archeologico, prima ancora di entrare in biglietteria, i visitatori già si trovano davanti il primo reperto: il divieto di fotografare.

Dopo la lunga cerimonia di "togli i cappotti-poggiali sul passeggino senza svegliare il piccolo-metti questo nella borsa-hai visto il mio telefonino?-non ti allontanare" la famiglia si compatta nella fila di ingresso e si trova davanti il famigerato cartello. Le reazioni sono le più diverse:

martedì 25 marzo 2014

Una storia vera 1

Se condividete il messaggio, diffondetelo!
Vietato fotografare.
Vietato toccare.
Vietato pensare.

Ovvero il pubblico dei musei archeologici italiani alla ricerca di qualcosa da fare fra divieti incomprensibili, interazione inesistente e informazioni tanto prolisse quanto inefficaci.
In occasione della settimana dei musei su twitter (#museumweek) vi delizio con qualche post ispirato alle mie peregrinazioni fra i musei, i siti e le mostre d'Italia.
Per molti versi, una storia vera.

giovedì 20 marzo 2014

Ricomincio da tre


Vi propongo una breve versione del mio intervento all'incontro di presentazione del progetto Living Heritage (Bari, 13 marzo 2014).

Un progetto che intende portare un po' di novità nel mondo della comunicazione per i beni culturali. E dal momento che non ci si può mica lamentare sempre, e che è invece molto meglio mettersi in gioco in prima persona, ecco a voi come mi immagino il ruolo delle Università, fra formazione e ricerca in questo nuovo modo (forse innovativo, auspicabilmente più vivo, sicuramente divertente), di fare archeologia. 

giovedì 6 marzo 2014

Splendore nell'erba

1993 o 1994. Gli anni in cui si era giovani, ma giovani davvero, come lo si può essere solo a 20 anni.
Quell'anno era timidamente apparso, in una grigia bacheca in un corridoio poco illuminato del Dipartimento di Scienze dell'Antichità (o come lo si chiamava, semplicemente "antichistica") un foglio -data l'epoca rigorosamente dattiloscritto - che, in mezzo ad avvisi di esami, programmi, ricevimenti e convegni, annunciava una riunione organizzativa per uno scavo archeologico. E svelava l'esistenza di un Laboratorio di Archeologia. Ovviamente ci andai, e tutto cambiò repentinamente.

martedì 25 febbraio 2014

Tutti insieme appassionatamente

Weekend romano, splendida giornata dopo una nottata di pioggia. La famiglia si sveglia tutto sommato presto e inizia la spasmodica ricerca di qualcosa da fare: fra le tante suggestioni e proposte, l'occhio esperto degli archeologi di famiglia cade su un evento: visita guidata per i bambini al Museo Pigorini. Lo ammetto pubblicamente, non ci sono mai stato; da buon epigrafistacristianistatardoantichistamedievista lo avevo sempre snobbato (roba strana quella ...) a favore dell'attiguo, più adatto (a me) Museo dell'Altomedioevo.

mercoledì 12 febbraio 2014

I bambini ci guardano

da un disegno di Francesca Giannetti
- Papà, che cosa vuol dire a-na-sti-lo-si?
(ma non stava leggendo Topolino? Devo ricordarmi di controllare meglio i libri che girano per casa ...)

- Vuol dire ricostruire i monumenti pietra su pietra, come si faceva fino a qualche tempo fa sui siti archeologici, e come, in alcuni casi, si fa ancora oggi ...
(considerata la domanda a bruciapelo, mica male la risposta, no?)

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